sabato 29 giugno 2013

Il 35mo festival del cinema di Mosca: vince un film turco



Oggi si conclude il 35mo Festival del Cinema di Mosca, una rassegna internazionale dal programma intenso e ricca di ospiti prestigiosi russi e stranieri, ricordiamo che all'apertura ha partecipato Brad Pitt, venuto a presentare il film World War Z. e il film di chiusura è Rasputin con Gerard  Depardieu che è ormai cittadino russo a tutti gli effetti. 
Sono già stati resi noti tutti i vincitori , il primo premio il San Giorgio d'Oro, che è il riconoscimento più importante, è stato attribuito al film turco Zerre (Particella), del regista Erdem Tepegoz, autore di una storia di solitudine e degrado  nella Istanbul  dei giorni nostri. La giovane Zeynep, che vive con la madre e la figlia invalida, in un quartiere povero della capitale turca, viene licenziata dalla manifattura nella quale ha sempre lavorato; da quel momento inizierà una lotta per risollevarsi e risollevare la propria famiglia(a destra vedete la foto del San Giorgio d'Oro, ricordiamo che san Giorgio è il protettore della città di Mosca).

Il premio speciale della giuria. Il San Giorgio d'Argento,  è stato attribuito al giapponese Sayonara Keykoku di Tatsushi Omori, complicata storia di passioni viscerali che culmina nell'uccisione di un bambino, la sospettata principale è la madre, ma la vicenda non è così semplice come sembra in apparenza.



Il premio San Giorgio d'argento per la miglior regia va invece alla Corea del Sud Le-ba-non Kam-jeong (Emozioni Libanesi. L'autore è il regista di Young-heun Jung, al suo debutto cinematografico. E' la storia di un uomo che insegue una donna e che infine riesce a entrare in contatto con lei. Il senso del film è quello di mostrare quelle emozioni che non si possono descrivere in nessun altro modo. 


Il premio al miglior attore è andato al Aleksej Shevchenkov, che ha recitato nel film Giuda, tratto dall'omonimo racconto di Leonid Andreev e per la migliore attrice a Zhale Arikan per il film Zerre 

Il riconoscimento per il miglior documentario è stato assegnato al regista polacco Pawel Lozinski per il film Padre e figlio e il premio per il miglior cortometraggio è andato a Zamok El'fov (Il castello degli Elfi) del regista russo Rustam Il'jasov (1978), storia di un programmatore di computer che per guadagnarsi da vivere disegna mostri per dei videogiochi, anche se in passato aveva velleità di artista "serio". A un certo punto dovrà fare ì conti con la sua vita

Il premio per il contributo alla cinematografia mondiale è andato al regista Costa-Gavras, ricordiamo che in concorso c'era anche Bernardo Bertolucci, e il premio per la carriera di attore più aderente ai dettami di Stanislavskij è andato a Ksenja Rappoport, L'attrice russa è nota in Italia per aver recitato spesso nel nostro paese (ricordiamo La sconosciuta di Giuseppe Tornatore).



lunedì 24 giugno 2013

Un poster al giorno

Idiot 
(L'idiota 1958)

Regia: Ivan Pyr'ev


Attori: Julja Borisova, Jurij Jakovlev

Disegnatore: Michail Chazanovskij

venerdì 21 giugno 2013

E' iniziato il 35mo festival del cinema internazionale di Mosca


Si è appena chiuso il festival Kinotavr di Sochi che ha visto vincitore il film  Geograf globus propil (The geographer has drunk away the globe) di Aleksandr Veledinskij; a Nizza è terminata la retrospettiva cinematografica dedicata alla casata Romanov, ma le rassegne cinematografiche non sono terminate: è iniziato infatti a Mosca il 35mo Festival internazionale del cinema con ospiti di eccezione come Brad Pitt, Tim Burton, e molti altri.
Presidente della giuria è stato designato il regista argentino, naturalizzato brasiliano, Hector Babenco (chi non ricorda lo strepitoso Il bacio della donna ragno con William Hurt e Sonia Braga?).
Ieri è stato presentato il film di apertura,  di e con  Brad Pitt World war Z,  mentre il film di chiusura, il 29 giugno, sarà Rasputin con Gerard Depardieu, con la regia di Iraklij Kvirikadze.
L'Italia è in concorso con il film di Ciro de Caro, Spaghetti Story che narra la vicenda  di quattro ragazzi che stanno diventando adulti, ma solo l'incontro con una prostituta cinese li farà scontrare con la vita autentica..
Gli attori sono esordienti  e anche il regista e al suo debutto, staremo a vedere l'effetto che questo spaccato di vita italiana contemporanea avrà sul pubblico russo che ricorda la cinematografia italiana soprattutto per i film del neorealismo, un confronto ben difficile da sopportare.

Nella sezione Vokrug Sveta (Intorno al mondo) verranno presentati i film Il rosso e il blu di Giuseppe Piccione, storie da una scuola superiore italiana e il film di Giuseppe Tornatore La migliore offerta.
Una menzione particolare merita la rassegna Russkij sled  (La traccia russa) in cui vengono presentati film stranieri dedicati al mondo russo, e qui troviamo Gabriele Salvatores con la sua Educazione siberiana, film tratto dal bestseller omonimo di Nikolaj Lilin. Nella sezione sono presenti film spagnoli, americani, israeliani e persino dello Sri Lanka. C'è anche una sezione dedicata al maestro Bernardo Bertolucci che si intitola appunto Pochti ves' Bertolucci (Quasi tutto Bertolucci); il pubblico di Mosca potrà vedere La Luna, Dreamers, Io ballo da sola, Ultimo tango a Parigi, L'ultimo imperatore, Il piccolo Buddha e altri ancora.
Ma non  è tutto, ci sono anche altre rassegne dedicate ai registi Costa-Gavras e Ursula Mayer, alla cinematografia della Corea del Sud, dell'Olanda, del Portogallo e della Francia.. Interessante segnalare la sezione dedicata a Seks, eda, kul'tura, smert' (Sesso, cibo, cultura, morte), qui, contrariamente a  quello che si potrebbe pensare, l'Italia non è presente.
Troviamo ancora due film italiani nella sezione Atelier dove verrà presentato il film di Francesco Patierno La guerra dei vulcani, dedicato alla rivalità tra Ingrid Bergman e Anna Magnani e il rapporto con Roberto Rossellini. Il titolo si rifà ai due film girati dalla dive nel 1950: Vulcano di William Dieterle con la Magnani, girato sull'omonima isola e Stromboli terra di Dio  di Roberto Rossellini in cui la Bergman interpreta una profuga lituana.
Ma non è tutto nella sezione Dikie Nochi, Notti Selvagge troviamo Tulpa di Federico Zampaglione in cui una broker, interpretata da Claudia Gerini affina la propria arte erotica nel club-priveè  Tulpa , con diversi partner che però scompaiono misteriosamente uccisi, uno dopo l'altro... Il secondo film che verrà presentato è E la chiamano estate di Paolo Franchi, storia di un uomo che ama la moglie ma non la desidera sessualmente e passa le sue notti in altre alcove.

Come abbiamo già ricordato il festival terminerà il 29 giugno, vi terremo quindi informati e nei prossimi giorni vi parleremo dei film russi in concorso e in retrospettiva.


Nel filmato: Nikita Michal'kov designa Hector Babenco  presidente del Festival del Cinema di Mosca

https://www.youtube.com/watch?v=nhb3V8s8Ryoeri i

martedì 18 giugno 2013

Il 18 giugno nel cinema russo

La nostra affezione per la piccola Estonia ci porta oggi a parlare di uno staordinario attore, russo di origine, ma allevato in una famiglia adottiva estone. 
Si tratta di Jurij Jarvet,  (Jüri Järvet), nato a Tallin il 18 giugno, attore di teatro e di cinema. Lavorò quasi sempre al teatro drammatico di Tallin ma ebbe anche  ruoli importanti in film di tutto rilievo come La stagione morta (Mjortvyj sezon del 1968), regia di Savva Kulish, primo film sovietico dedicato allo spionaggio. Recitò in seguito in Re Lear dove ebbe la possibilità di mostrare tutto il proprio talento (regia di Grigorij Kozincev 1971) e in Solaris, di Tarkovskij, nel 1972, in cui interpretava uno dei tre scienziati nella stazione spaziale (Snaut).
Poiché non parlava russo correttamente e aveva forte accento venne sempre doppiato. In tutto Jarvet girò circa una ventina di film. 
E' morto a Tallin nel 1995. 


Сhi vuole vedere Solaris (Soljaris in russo) lo può fare coi sottotitoli in inglese sul canale youtube di Mosfilm.


Un poster al giorno

Putevka v zhizn'
(Road to life 1931)


Regia: Nikolaj Ekk

Attori: Nikolaj Batalov


Storia di orfani ribelli nel 1923 e della loro rieducazione in riformatorio.



Film senza sottotitoli
Buona visione!



lunedì 17 giugno 2013

Il primo festival del cinema russo di Nizza è dedicato ai 400 anni della Casata Romanov

Direttamente da una carissima amica di Nizza un articolo sul Festival del cinema russo 
LES ROMANOV ET LA RUSSIE


La Costa Azzura, e in particolare la città di Nizza, rappresenta da molti anni la meta turistica prediletta dalla comunità russa. Passeggiando per la città si possono incrociare non solo turisti, ma anche famiglie intere ben integrate nel tessuto sociale, al punto da rappresentare una vera e propria comunità. L’osmosi tra le due culture ha preso avvio all’epoca dei Romanov, ultimi Zar dell’impero russo, che fecero della regione la loro meta estiva prediletta, ecco perché vi si trovano vari monumenti tra cui la più importante cattedrale ortodossa russa al di fuori della Russia, quella di San Nicola, dove riposa il figlio dello Zar Alessandro II. 
É in maniera del tutto naturale, quindi, che ha preso il via la diaspora russa contribuendo a fare della città un grande centro multiculturale, ed è altrettanto naturalmente che per festeggiare i 400 anni della casata dei Romanov sia stato realizzato il primo Festival del Cinema Russo, intitolato Les Romanov et la Russie.
L’evento è nato grazie alla collaborazione tra la Cinemateca di Nizza e il celeberrimo GOSFIL’MOFOND russo, uno dei tre più grandi archivi cinematografici al mondo! Che quest’anno festeggia, tra l’altro, il suo 65° anniversario. Le proiezioni sono state suddivise in quattro giorni e avevano tutte come filo conduttore la casata Romanov:  si partiva con la proiezione di un filmato inedito realizzato dai fratelli Lumière in persona in occasione dell’incoronazione dello Zar Nicola II, avvenuta il 26 maggio 1896: certo un filmato tremolante, breve, in bianco e nero, ma che la dice lunga sul fascino che le due culture esercitavano l’un l’altra. 
L’inaugurazione è stata fastosa, con canti e balli realizzati dalla scuola di ballo Žemčug di San Pietroburgo e la presenza di una folta schiera di attori e registi russi, tra i quali : Irina Alfjorova, Vadim Abdrašitov, Svjatoslav Belza, Stanislav Govoruchin, Svetlana Družinina, Irina Mirošničenko, Aleksandr Mitta, Aleksandr Michajlov, Nikita Michalkov, Aleksej Petrenko, Aleksandr Proškin, Lev Prygunov, Sergej Solov’ev,
Marlen Chuciev, e il più russo tra gli attori francesi Gérard Depardieu...
Il programma prevedeva film storici e documentari, tutti in lingua originale e sottotitolati in francese, girati tra il 1909 e il 2011:



Pjotr Velikij (Pietro il  Grande, film 1909)
Vocarenie doma Romanovych (L'ascesa al trono della casata Romanov, film 1913)
Trjochsotletie carstvovanija doma Romanovych (I trecento anni di regno della casata Romanov, film 1913)
Skaz pro to, kak  car' Petr arapa zhenil (La narrazione di come Pietro il grande abbia trovato moglie al suo moro, film 1976)
Carskaja ochota (Caccia reale, coproduzione russo italiana, film 1990)
Careubijca (Il regicida, film 1991)
Rossiju, kotoruju mi sochranili (La Russia che abbiamo salvato, doc 2000)
Bednyj, bednyj Pavel (Povero, povero Paolo, film 2003)
Rasputin  (fim 2011)
Per i più piccoli è stata realizzata una proiezione di racconti e cartoni animati, sempre in lingua.
L’evento è stato salutato con successo da un numero sempre crescente di spettatori non solo russi o russofoni, molti erano anche i semplici cinefili e curiosi...l’iniziativa ha suscitato grande interesse e già si parla delle prossime edizioni...per tutti coloro che si sono persi questa première, non disperate...rendez-vous l’année prochaine!

Poza Palumbo    


Il film italiani veri riceve a Bologna il premio del pubblico

Abbiamo parlato del film Italiani Veri, che racconta dello straordinario successo della musica italiana in Russia, oggi vi annunciamo che il film ha ricevuto il premio del pubblico al prestigioso Biografilm festival di Bologna. Bravi ragazzi! E speriamo di vedere il film nelle nostre sale. 



domenica 16 giugno 2013

Un poster al giorno

Chelovek-amfibija (1961)
(L'uomo anfibio)





Regia:  Gennadij Kazanskij, Vasilij Chebotarjov


Attori:  Michail Korenev, Anastasija Vertinskaja







Film tratto dal romanzo di Aleksandr Beljaev, scritto nel 1927, è la storia di uno strano esperimento, mezzo uomo e mezzo pesce, che si aggira nelle acque argentine e viene avvistato dai pescatori di perle.

Seconda locandina


Copertina di una edizione del libro del 1946

sabato 15 giugno 2013

Italiani veri in Russia

E' stato presentato il 12 giugno al festival del Cinema Biografico di Bologna (Biografilm) un documentario davvero speciale: Italiani veri, una pellicola di Marco Raffaini e Giuni Ligabue. 
Sono stati intervistati artisti italiani che negli anni ottanta hanno avuto un successo strepitoso in Unione Sovietica  come Pupo, Al Bano, Toto Cutugno e Roberti Loreti; in parallelo vi sono interviste a testimoni dell'epoca, intellettuali e non, che raccontano dal punto di vista sovietico di questo enorme successo. In particolare sono interessanti le testimonianze dei fans che raccoglievano interi quaderni scritti a mano con le foto e gli articoli dei propri beniamini  e che proprio per poter essere più vicini ai loro idoli imparavano l'italiano pur essendo coscienti che la possibilità di recarsi in Italia era per l'epoca quasi pari a zero. Tra i fan più sfegatati ricordiamo i cutugnisti fedelissimi del Toto nazionale.
Sconosciuto in Italia, ma noto in ogni angolo della Russia, è Robertino Loreti, la piccola voce bianca che cantando Giamaica e Ave Maria aveva incantato tutti in Urss. Ma il suo successo oltralpe non è terminato e ancor oggi Roberto Loreti, un maturo signore romano, fa il pienone negli stadi dell'est e ci sono persino politici famosi che ambiscono a duettare con lui. 
In Unione Sovietica  l'unica trasmissione straniera che veniva propinata ai cittadini era proprio il Festival di Sanremo, e alcuni vociferano che quest fosse una mossa delle autorità, volta a far dimenticare la musica rock e impegnata all'homo sovieticus. Comunque sia il film è interessante e estremamente divertente, ne consigliamo la visione... dove? Per saperlo consultate la pagina di Facebook dedicata al film:

Altri link relativi al film:

Gli orgogliosi autori:


Torniamo a parlare di Amore (e colombe)

Dopo esserci cimentati per qualche giorno con generi inquietanti: horror e fantascienza, torniamo a parlare di amore con una commedia del 1984  Ljubov' i golubi (Amore e colombe, Love and Pigeons). 
Il film è tratto da una commedia di Vladimir Gurkin, anche sceneggiatore e il regista è Vasilij Men'shov, famoso come attore, ma che si è cimentato  anche in nella produzione, nella sceneggiatura e nella regia , suo è il film vincitore di Oscar Mosca non crede alle lacrime del 1979. Come attore ha preso parte a numerosi film e sceneggiati, quasi novanta, tra cui ricordiamo Likvidacija del 2007, in cui interpreta il maresciallo Zhukov, eroe di guerra. 
Tornando al film a vicenda è davvero molto semplice: Vasilij Kuzjakin (l'attore Aleksandr Michajlov), vive in campagna con la sua famiglia. Tutto procede in modo tranquillo, Vasilij lavora in una segheria, ma ha anche una grande passione l'allevamento di piccioni, attività che alla moglie Nadja non piace per niente. I vicini Shura e Mitija contribuiscono a creare scenette comiche, Mitja, il marito, amante di bevande alcoliche  trova sempre un motivo per bere, ora per la veglia funebre di questo ora i funerali di  quest'altro, anche se in realtà nessuno  muore, e quelli di Mitja sono solo pretesti.  
Sembra che nulla possa accadere in questo piccolo paradiso di campagna e invece Vasilij rimane vittima di un grave incidente e sarà costretto a recarsi al mare per curarsi, ma lì capiterà l'imprevisto, Vasilij sarà circuito da una misteriosa signora, Rajsa Zacharova, interpretata da una Ljudmila Gurchenko non più giovane  ma ancora affascinante, che lo porterà con sé in città, Nadja allora cercherà di riportarsi a casa il marito perduto

Detta così la storia sembra un po' banale, il film però è discretamente divertente e nel 1984 è stato campione di incassi con più di 44 milioni di spettatori; da denunciare però un po' troppa indulgenza verso l'aspetto dell'alcolismo in campagna che era, e continua a essere, un problema estremamente serio.
Lasciamo quindi giudicare agli spettatori, il film infatti può essere visto sul canale Mosfilm di  youtube, ci sono i sottotitoli in inglese ma purtroppo sono sfasati, in anticipo di qualche secondo.


http://www.youtube.com/watch?v=0KmS5gk4ve4&wide=1
Buona visione!

venerdì 14 giugno 2013

E dopo l'horror la fantascienza...


La compagnia Mge ha terminato di girare un film di fantascienza dedicato al primo volo su Marte di un essere umano. Il film si intitolerà Marsianin (il Marziano) la regia è di Aleksandr Kulikov, tra gli attori Andrej Smoljakov e Grigorij Sijatvind. 
Il film è ambientato in un futuro non lontano, un gruppo di scienziati da anni, si prepara per andare su Marte, finalmente è tutto pronto alla partenza. 
Gli scienziati pensano che saranno i  primi a mettere piede su quel pianeta, ma si sbagliano di grosso. Accadono infatti delle strane cose su Marte e quando i partecipanti alla spedizione torneranno ci saranno gravi ripercussioni su tutti gli abitanti della terra. E intanto il capitano è dovuto rimanere da solo su Marte, tutto il mondo è pronto a seguire le sue avventure. 
Bisogna dire che il film è molto curato addirittura è stato interpellato un autentico "cosmonauta" (ricordiamo gli americani sono "astronauti", i russi "cosmonauti") Maksim Suraev che ha controllato gli allestimenti delle navicelle spaziali. Lo scafandro del protagonista è stato fatto con materiali originale e sempre con la supervisione di Suraev. Adesso aspettiamo solo l'uscita di questo film che sembra davvero interessante con, come è stato annunciato, strabilianti effetti speciali.

Il genere fantascientifico non è estraneo al cinema russo e  sovietico già da tempi lontanissimi, ne è la prova il film del 1924 Aelita, tratto da una novella di Aleksej Tolstoj, anche sceneggiatore del film, che tratta, che combinazione, dello stesso tema, il viaggio verso Marte. La regia è di Jakov Protazanov, attori principali Julja Solnceva e Nikolaj Batalov.  Il film, muto, è interessante perché utilizza elementi di cubismo e espressionismo; si narra la storia di Aelita regina di un pianeta lontano. Aleksej Tolstoj scrive la novella tra il 1922 e il 1923, ma l'opera venne poi riscritta alla fine degli anni trenta, perché considerata troppo sensuale, furono tolti alcuni episodi, il linguaggio e lo stile vennero totalmente rivisti e il romanzo divenne un classico per gli adolescenti. 
Nel film l'ingegner Los' costruisce una nave spaziale per recarsi su Marte, lo accompagna il soldato dell'Armata Rossa Gusev che sogna di portare la rivoluzione sul pianeta rosso e il detective Kravcov  che sta indagando sulla morte della moglie http://it.wikipedia.org/wiki/Aelita_(film).
di Los' e sospetta che sia il colpevole del misfatto. La rivoluzione non ha successo anche per l'opposizione della bella Aelita, la sovrana del pianeta... E alla fine... Ma questo non lo sveliamo sarà una sorpresa. In italiano abbiamo, dedicato al film un dettagliato articolo di Wikipedia 
Il film può essere visto su youtube (film muto)
https://www.youtube.com/watch?v=Qn2a7UX8a-U
Buona visione!


E, questo a margine, Aelita ci ricorda un po' Fascisti su Marte, di Corrado Guzzanti, chissà se è stata fonte di ispirazione del nostro comico!



giovedì 13 giugno 2013

Un film davvero dell'orrore...

Parleremo oggi di un film uscito nel 2007, Putevoj obchodchik, traduzione inglese Trackman (operaio della ferrovia), quell'impiegato delle ferrovie o della metropolitana che controlla i binari e si accerta che siano in ordine. La parola Putevoj deriva dal sostantivo put' che è il binario e obchodchik  da obchodit' (verbo) andare in giro, è quindi colui che si reca da un posto all'altro, fa il giro insomma...
E questo ci porta immediatamente nel mondo delle tenebre della metropolitana, dei suoi tunnel dei quali non si vede nemmeno l'uscita, nel mondo delle strane creature, umane e non, che popolano questo universo nascosto e invisibile.
La trama è semplice: durante una rapina in banca, andata male, una banda, composta da alcuni ragazzi, rapisce un poliziotto, prende in ostaggio anche due ragazze e scappa dalla polizia rifugiandosi in un settore della metropolitana di Mosca ormai abbandonata. In realtà i rapinatori si vanno a cacciare in un guaio ancora peggiore, in quanto per le gallerie della metropolitana vaga un personaggio inquietante, il controllore dei binari! Impazzito e bramoso di sangue e di parti del corpo umano... 
La trama, di per sé, non sarebbe neppure tanto originale ma il film è ben girato e si respira autentica paura, una conquista per il cinema post-sovietico, che, come abbiamo più di una volta fatto notare, non ha avuto numerosi modelli nazionali a cui ispirarsi. Tra l'altro il regista Igor' Shavlak ha proprio dato al cinema sovietico uno dei suoi pochi film del genere Sem'ja Vurdalakov (La famiglia dei Vurdalak, 1990), in cui aveva anche il ruolo di attore protagonista. E' la storia di un giornalista moscovita che, arrivato in provincia, trova alloggio presso una famiglia di vurdalak (vampiri)  e vedrà cose alquanto strane..
Shavlak dopo il  2000 fonda la sua casa di produzione Importfilm e afferma che girerà solo film di genere e di cassetta. E proprio così nasce il nostro film horror: Trackman. Film che nel panorama del genere è un discreto prodotto con un sapiente equilibrio tra suspance e azione.
Il film è stato girato nella metropolitana di Mosca, nelle parti che erano all'epoca in costruzione, la troupe lavorava a una profondità di dieci metri  con una temperatura non superiore ai 10 gradi; la colonna sonora è ben fatta e sicuramente "tocca i nervi". 
Gli attori non sono famosi e il pubblico conosceva solo il protagonista, Dmitrij Orlov e Svetlana Metkina moglie del miliardario Michail Litvak, presidente dell'associazione Russkij Mir (Mondo russo), nota comunque più in America, dove ha lavorato in film importanti,  che in patria.  
Il film non ha avuto grande successo, anche per colpa dell'insufficiente campagna pubblicitaria, ma è comunque un prodotto di qualità e da consigliare assolutamente agli amanti del genere, e, proprio grazie all'atmosfera russa, risulta particolare, e pur facendo propri dei clichés tipici del genere riesce comunque a conservare la propria originalità. 
La metropolitana di Mosca invece oggi è più famosa al grande pubblico grazie ai libri di Dmitrij Gluchovskij: Metro 2033, Metro 2034 e Metro 2035 in cui nei tunnel moscoviti si rifugiano umani e creature mostruose dopo un conflitto nucleare che ha raso al suolo la terra. Il libro è diventato un classico di fantascienza e è famoso in tutto il mondo perché è anche un videogioco di successo.

Per chi vuole saperne di più, il film ha un suo sito internet (solo in russo)
http://www.putevoy.ru/

Qui sotto potete vedere il trailer del film.
Buona visione!
https://www.youtube.com/watch?v=eI-Mg_2svBo

lunedì 10 giugno 2013

E' terminato il festival Kinotavr di Soci.


E' terminato ieri il cinefestival di Soci "Kinotavr", vincitore è stato proclamato il film Geograf globus propil (The geographer has drunk away the globe) di Aleksandr Veledinskij, con Konstantin Chabenskij e Elena Ljadova. Il film racconta l'amara vita di un biologo che, per vivere, insegna geografia in una scuola della regione di Perm', alle pendici degli Urali. La sceneggiatura è tratta dall'omonimo romanzo di Aleksej Ivanov, uscito nel 2003.
Potete vedere il trailer in russo a questo link
https://www.youtube.com/watch?v=CD7MWW8JbZs


venerdì 7 giugno 2013

Un poster al giorno

Devushka bez adresa (1957)
La ragazza senza indirizzo

Regia: El'dar Rjazanov
Attori: Svetlana Karpinskaja,
Nikolaj Rybnikov














Un giovane conosce una ragazza in treno e la vuole ritrovare, ma non sa dove abita...




giovedì 6 giugno 2013

La notte di Carnevale, un classico coi sottotitoli

Scartabellando tra le commedie di Mosfilm ci siamo imbattuti in questo vecchio film di El'dar Rjazanov (classe 1928) , uscito nel 1956. E' il primo film che il regista ha girato da solo e che è stato distribuito nelle sale cinematografiche, primo di una serie di commedie garbate e divertenti che lo renderà molto famoso, citiamo, tra le più note: Ironija sud'by  (Ironia della sorte), Beregis' Avtomobilja, Sluzhebnyj Roman (Storia d'amore in ufficio) e molte altri. 
La notte di carnevale è una commedia musicale in cui i lavoratori di una Dom Kul'tury (Casa della Cultura) preparano un fantastico spettacolo per la notte del 31 dicembre (il carnevale, come lo intendiamo noi, in realtà non c'entra niente, per carnevale si intende una festa in maschera).
I numeri sono di canto e ballo, prestidigitazione e musica jazz, ma il nuovo direttore della Casa non è d'accordo, ritiene che uno spettacolo di questo tipo non sia consono alla dignità della Casa della Cultura e organizza altri interventi: una relazione noiosissima e una soporifera conferenza su temi astronomici. Vuole anche abolire i numeri musicali e limitarli alla musica classica. 
Per sventare il fallimento della serata gli organizzatori cercheranno, con varie astuzie, di distrarre il direttore Ogur'cov (in nomen est omen, infatti ogurec in russo è il cetriolo!) e riusciranno alla fine a realizzare il proprio intento. 
Al film partecipano molti attori famosi, il direttore è interpretato da Igor' Ilinskij , attore ci cinema, teatro e anche regista, Ljudmila Gurchenko, attrice di culto del cinema sovietico e Jurij Belov, attore pure molto famoso ai tempi del disgelo. Il film, proprio come Ironija Sud'by, è  uno dei classici film che vengono trasmessi a Capodanno. Molto amato dal pubblico alla sua uscita fu visto da 40 milioni di persone. 
Nel 2006 è stato girato il film Notte di Carnevale 2- Cinquant'anni dopo, al quale ha partecipato la Gurchenko. 
Il film si trova su youtube con i sottotitoli inglesi


Buona visione


mercoledì 5 giugno 2013

Un poster al giorno


Ironija Sud'by ili s legkim parom!
Ironia della sorte o buon bagno! (1976)

Regia: El'dar Rjazanov
Attori: Andrej Mjagkov, Barbara Bryl'ska

su youtube con sottotitoli in inglese
1 parte
http://www.youtube.com/movie?v=lVpmZnRIMKs
2 parte
http://www.youtube.com/movie?v=5TmGPeowN-0

Buona visione!


lunedì 3 giugno 2013

Kinotavr, è iniziato il festival del cinema di Sochi




E' iniziato ieri sera a Sochi  il Festival del cinema "Kinotavr". Il film dell'apertura è stato il thriller psicologico  Week-end di Stanislav Govoruchin,  seguito dal film  Tri bogatyrja na dal'nych beregach. I tre bogatyr in terre lontane (bogatyr' è il guerriero-eroe del folklore russo), una avventura a cartoni animati. 
Oggi il festival continua con alcune retrospettive, il concorso dei cortometraggi e il film Upakovannye (Impacchettati) , in concorso per la sezione Spettatori, di Petr Gladilin.
Ecco l'arrivo delle stelle!
http://afisha.mail.ru/gallery/176410/#photo1



Leggi! Vedrai che ti interessa

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