lunedì 25 febbraio 2013

Duchless: senza respiro alla russa... ma sembra di essere in America

Duchless (Духлесс) è la contaminazione di due parole: duch russo che è il respiro ma anche lo spirito, e l'inglese less,  senza. Possiamo tradurre quindi senza respiro, ma anche senza anima: e proprio così è la vita del protagonista:,un giovane manager moscovita di una joint venture franco-russa.  Il film inizia mostrando la frenetica attività del manager non solo al lavoro nel suo supergriffato ufficio ma anche nei  club alla moda della capitale sovietica, le sue pseudorelazioni con  ragazze bellissime, l'abuso di cocaina e alcol... Insomma l'immagine che ci viene proposta è quella di un rampante manager di successo. Ma tutto non dura in eterno e  il nostro eroe, Max, deve fare i conti con se stesso, infatti, conosciuta una ragazza estranea al suo ambiente dovrà rivedere le sue priorità. Il film, girato nel 2012, è la versione cinematografica del romanzo di Sergej Minaev (due milioni di copie vendute in Russia) che ha lo stesso titolo. Vedremo quindi il nostro eroe procedere su un cammino di "redenzione" alla ricerca di valori autentici proprio grazie a Julja, una studentessa lontana anni luce dall'ambiente edonista e cinico che Max è abituato a frequentare. Uscito nell'ottobre 2012 il film è stato campione di incasso ai botteghini; costato meno  di 3 milioni di euro ne ha guadagnati 28. Azzeccato è il protagonista, l'attore Danila  Kozlovskij, bello e bravo, che ricorda vagamente il giovane Tom Cruise.


Duchless. Regia di Roman Prygunov; Danila Kozlovskij, Marija Andreeva, Artem Michalkov.

mercoledì 20 febbraio 2013

Ivan Vasil'evic cambia mestiere e mette i sottotitoli...



(Иван Васильевич меняет профессию, 1973))


Qualche tempo fa sul canale youtube di Mosfilm è stato pubblicato il film Ivan Vasil'evic cambia mestiere, e la novità, che abbraccia anche altri film recentemente pubblicati su detto canale, è che sono stati inseriti i sottotitoli in inglese, che lo hanno reso accessibile a un pubblico davvero vasto. Abbiamo deciso di parlarne perché Ivan Vasil'evic è un film di culto: tutti i russi lo conosco e lo amano e in Unione Sovietica ha avuto più di sessanta milioni di spettatori. L'Ivan Vasil'evic del titolo non è altro che Ivan il Terribile, catapultato nella Russia degli anni 70 del secolo scorso. Questo accade grazie all'invenzione dell'ingegnere Timofeev (interpretato dall'ottimo Aleksandr Dem'janenko, classe 1937)  inventore di una strampalata macchina del tempo che risucchia nel passato i vicini di casa. Il  mite vicino di Timofeev prende il posto dello zar e Ivan il Terribile, finito in Unione Sovietica viene strapazzato e addirittura arrestato. Alcune gag possono far sorridere lo spettatore di oggi, ma il film è veramente godibile e in alcune sue parti davvero esilarante. Il regista, Leonid Gajdaj, aveva già fatto coppia per ben due volte con Dem'janenko, nel 1965 con Operacija y  (Operazione y) e nel 1967 con Kavkazkaja plennica (La prigioniera del Caucaso), altri due film di cui parleremo e che sono rimasti una pietra miliare nell'incoscio collettivo dello spettatore russo. Vogliamo anche sottolineare il fatto che il film si ispira a un racconto di Michail Bulgakov, l'autore de Il maestro e Margherita. dal titolo Ivan Vasilevich scritto negli anni 30 e che rimase inedito fino al 1965. 

giovedì 14 febbraio 2013

Moderne Cenerentole a go go...


Siamo lontani anni luce dai film sovietici di cui ci piace ricordare le atmosfere pacate, i sentimenti poco esibiti, le tematiche sociali. Nel moderno cinema russo siamo alle prese con temi leggeri e superleggeri, svolti senza, o con più o meno profondità. Nel 2012 è uscito un film Zolushka (Cenerentola. Золушка) che rivisita la vecchia fiaba con un piglio di modernità.  E' la storia di Masha Krapivina che dalla provincia si reca a Mosca e cerca di conquistare una rockstar con l'aiuto di una zia-fata up-to-date. Ci riuscirà oppure no? Non sveliamo qui il finale, diciamo solo che il film è ben girato, la storia intrigante, alcune trovate simpatiche. Basterà per fare un buon film? A voi l'ultima parola. Una Cenerentola simile l'avevamo vista nel film Gljanec di Konchalovsji Sr., ne parleremo. Ricordatevi che se avete il film non doppiato si può ricorrere ai sottotitoli che si trovano on line. 
Zolushka: Regista: Sergej Ivanov, attori: Elizaveta Bojarskaja, Kristina Asmus, Nikita Efremov.

venerdì 1 febbraio 2013

Due parole sul cinema russo prima del 1917



Il cinema russo prima della rivoluzione


La storia del cinema russo prima della rivoluzione inizia con Camille Serf, nel 1896: Camille Serf era stato inviato dai fratelli Lumière, per imprimere sulla pellicola le cerimonie di incoronazione del Cremlino di Mosca. Ma per assistere al primo film russo recitato (Sten’ka Razin girato da Aleksandr Drankov nei dintorni di Pietroburgo) si dovette attendere fino al 1908. Negli anni successivi si continuarono a produrre pellicole sotto il segno dello “stile russo”, al cui sviluppo contribuirono notevolmente anche le case di produzione francesi come “Les freres Pathe” e “Gaumont”, che posero la base dell’industria cinematografica russa. Dopo poco tempo a esse si aggiunsero numerosi imprenditori locali, tra cui merita una particolare menzione Aleksandr Chanžonkov, che fu proprietario e permanente dirigente dell’impresa, il cui emblema, Pegaso alato, è divenuto il simbolo dello stile cinematografico russo.

I primi anni furono proiettati nelle sale una decina di rappresentazioni in costume, basate su soggetti storici e folkloristici: “Un matrimonio russo del XVI secolo” (1908), “Il mercante spavaldo” (1909), “Un episodio della vita di Dmitryj Donskoj” (1909), “La principessa Tarakanova” (1910)
Fin dall’inizio il primo cinema russo si rivolse a modelli elevati: il teatro, la pittura (e in particolare a quella storica di Vasilij Vereščaginy, Konstantin Makovskij, Viktor Vasnecov e ad altri maestri della scuola “nazionale”), e anche ai classici della letteratura. Le immagini, tutte tratte dalle opere di Aleksandr Puškin e Nikolaj Gogol’ fino ad arrivare ad Anton Čechov e a Lev Tolstoj, divennero la fonte principale della fantasia creativa dei cineasti: dai pionieri Vasilij Gončarov e Pёtr Čardynin fino ai maestri del periodo “maturo” Aleksandr Sanin e Aleksandr Ivanovskij. Lo stile russo trovò la sua più alta incarnazione artistica in due realizzazioni commemorative dedicate al tricentenario dell’ascesa al trono dei Romanov, che uscirono nelle sale in contemporanea nel febbraio del 1913 per le case di produzione di Chanžonkov e Drankov.
In Russia il cinema fu accolto in modo differente: fu acclamato da Maksim Gor’kij, ma provocò l’irritazione di Lev Tolstoj e di molti esponenti del mondo del teatro. 

Leggi! Vedrai che ti interessa

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