venerdì 1 febbraio 2013

Due parole sul cinema russo prima del 1917



Il cinema russo prima della rivoluzione


La storia del cinema russo prima della rivoluzione inizia con Camille Serf, nel 1896: Camille Serf era stato inviato dai fratelli Lumière, per imprimere sulla pellicola le cerimonie di incoronazione del Cremlino di Mosca. Ma per assistere al primo film russo recitato (Sten’ka Razin girato da Aleksandr Drankov nei dintorni di Pietroburgo) si dovette attendere fino al 1908. Negli anni successivi si continuarono a produrre pellicole sotto il segno dello “stile russo”, al cui sviluppo contribuirono notevolmente anche le case di produzione francesi come “Les freres Pathe” e “Gaumont”, che posero la base dell’industria cinematografica russa. Dopo poco tempo a esse si aggiunsero numerosi imprenditori locali, tra cui merita una particolare menzione Aleksandr Chanžonkov, che fu proprietario e permanente dirigente dell’impresa, il cui emblema, Pegaso alato, è divenuto il simbolo dello stile cinematografico russo.

I primi anni furono proiettati nelle sale una decina di rappresentazioni in costume, basate su soggetti storici e folkloristici: “Un matrimonio russo del XVI secolo” (1908), “Il mercante spavaldo” (1909), “Un episodio della vita di Dmitryj Donskoj” (1909), “La principessa Tarakanova” (1910)
Fin dall’inizio il primo cinema russo si rivolse a modelli elevati: il teatro, la pittura (e in particolare a quella storica di Vasilij Vereščaginy, Konstantin Makovskij, Viktor Vasnecov e ad altri maestri della scuola “nazionale”), e anche ai classici della letteratura. Le immagini, tutte tratte dalle opere di Aleksandr Puškin e Nikolaj Gogol’ fino ad arrivare ad Anton Čechov e a Lev Tolstoj, divennero la fonte principale della fantasia creativa dei cineasti: dai pionieri Vasilij Gončarov e Pёtr Čardynin fino ai maestri del periodo “maturo” Aleksandr Sanin e Aleksandr Ivanovskij. Lo stile russo trovò la sua più alta incarnazione artistica in due realizzazioni commemorative dedicate al tricentenario dell’ascesa al trono dei Romanov, che uscirono nelle sale in contemporanea nel febbraio del 1913 per le case di produzione di Chanžonkov e Drankov.
In Russia il cinema fu accolto in modo differente: fu acclamato da Maksim Gor’kij, ma provocò l’irritazione di Lev Tolstoj e di molti esponenti del mondo del teatro. 

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