I maghi del terrore |
Il festival di Odessa continua con le proiezioni e le master-class di registi famosi, Kusturica, Timur Bekmambetov (I guardiani della notte), su vari argomenti: oggi è il turno di Roger Corman, autore di film indipendenti come La piccola bottega degli orrori (1960), I maghi del terrore (1963), La tomba di Ligeia (1964) e altri. Il titolo della conferenza, della durata di 90 minuti è Regia e produzione di cinema indipendente.
Intanto proseguono anche le proiezioni di film internazionali, oggi alle 15.30 verrà presentato il film di Sorrentino La grande bellezza.
Ecco invece i film russi e le coproduzioni della Russia presenti alla settimana del cinema russo.
Il primo titolo è V ozhidanii morja (Aspettando il mare, 2012), coproduzione russa, tedesca, ucraina, francese, belga e khazaka, con la regia di Bachtir Chudojnazarov. E' la storia di un marinaio, capitano su una piccola imbarcazione, che dopo dieci anni di prigione scopre che il mare si è ritirato dalla sua città e che quindi non potrà più lavorare come pescatore. Per questo motivo decide di spostarsi con la sua barca verso il mare. Protagonista è Egor Beroev, attore conosciuto al grande pubblico per aver interpretato il detective Erast Fandorin in alcuni film. Ricordiamo che Fandorin, nato dalla penna di Boris Akunin (pseudonimo di Grigorij Chartishvili), è un detective vissuto tra la fine dell'800 e inizio del 900, fine conoscitore della lingua e della cultura giapponese, che risolve i suoi casi insieme al fedele servitore Masahiro.
Tornando al film di Chudojnazarov, possiamo dire che era stato il film di apertura del Festival del Cinema di Roma e era stato presentato anche a Sochi, dove però il pubblico si era fortemente diviso. Il film che è una commistione tra la realtà e la parabola ha avuto una lunghissima preparazione, circa sei anni, la sceneggiatura è stata vista e rivista e il regista ha fortemente voluto una compartecipazione così nutrita per dare la possibilità al film di essere visto in più paesi.
Il film è stato girato nella cittadina di Aktau sul Mar Caspio, mare che, ahimé, si sta ritirando sempre più.
Altro film in programma è Dolgaja schastlivaja zhizn' (Una vita lunga e felice) di Boris Chlebnikov, film di cui abbiamo già parlato nelle prime visioni di aprile, in cui si narra la difficile scelta di un uomo che vuole ricostrursi una vità più naturale in campagna e delle difficoltà con cui si dovrà scontrare.
Si continua con Igra v pravdu (Il gioco della verità) di Viktor Shamirov, tratto dalla commedia del francese Philippe Lellouche, una pellicola agrodolce sui sogni della gioventù. Ne abbiamo parlato nelle prime visioni di luglio.
Altro film è Major (Il maggiore di Jurij Bykov), storia di un poliziotto, il maggiore Sergej Sobol'jov, la cui moglie è stata portata in ospedale per partorire. Per raggiungerla il più velocemente possibile Sergej guida in modo imprudente e uccide un bambino sulle strisce pedonali.
Inizia qui il suo dramma interiore: costitursi e finire sicuramente in prigione oppure no e continuare a godere delle gioie della vita familiare?
Sergej cerca la soluzione più difficile, rimanere libero, ma questo provoca molti disastri e tra cui una lunga catena di morti. Quando però il maggiore Sobol'jov decide di costituirsi dovrà confrontarsi col sistema. Il film è stato premiato nel giugno di quest'anno al festival si Shanghai.
Inizia qui il suo dramma interiore: costitursi e finire sicuramente in prigione oppure no e continuare a godere delle gioie della vita familiare?
Sergej cerca la soluzione più difficile, rimanere libero, ma questo provoca molti disastri e tra cui una lunga catena di morti. Quando però il maggiore Sobol'jov decide di costituirsi dovrà confrontarsi col sistema. Il film è stato premiato nel giugno di quest'anno al festival si Shanghai.
Il regista del film è davvero giovane, classe 1981 e è stato vincitore al Kinotavr di Sochi nel 2009, nella sezione cortometraggi con il film The boss.
Qui sotto il trailer del film coi sottotitoli in inglese.
Qui sotto il trailer del film coi sottotitoli in inglese.
Rimangono ancora tre film di cui parlare:
Nebesnye zhjony Lugovych Mari (A. Fedorchenko, Spose celestiali dei mari di pianura)
Poka esche zhiva, (A. Atanesjan, E' ancora viva per ora).
Trubà (Vitali Manskij).
Appuntamento a domani!
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