venerdì 19 aprile 2013

Forse non tutti sanno che... i russi a Cannes (1951)

Torniamo al cinema russo a Cannes, nel 2013 abbiamo visto che parteciperà un solo film, fuori concorso, Bite the dust (Otdat' koncy) della quasi esordiente Taisja Igumentseva ( si può trovare scritto Igumenceva), una regista 24enne, speranza del cinema russo d'autore. Ma torniamo agli anni passati, dopo la numerosa partecipazione dei russi a Cannes nel 1946, gli anni successivi non ci presentano film sovietici, in concorso e no. Nel 1947 non ci sono film russi, possiamo ricordare, al limite, La figlia del capitano, una italianissima versione del romanzo di Aleksandr Pushkin La figlia del capitano, con la regia di di Mario Camerini e  con Amedeo Nazzari nel ruolo di Pugacjov. Ricordiamo che la sceneggiatura fu scritta tra gli altri anche da Steno e da Monicelli. 
Nel 1948 il festival non ebbe luogo e nel 1949 non ci sono film russi, partecipano due capolavori assoluti però che voglio ricordare: Riso Amaro e Le mura di Malapaga, girato nel centro storico di Genova, raro documento di una città meravigliosa, in seguito martoriata dalle demolizioni, e con  protagonista il divo Jean Gabin.
Nel 1950 il festival non si tiene di nuovo e per vedere partecipare film sovietici dobbiamo arrivare al 1951.
Tra le proposte in concorso abbiamo il biopic Mussorgskij del regista Grigorij Roshal (1899-1983); Roshal attivista comunista si dedica alla educazione dei giovani, trasferitosi a Mosca nel 1921 si occupa della diffusione del teatro nelle scuole e insegna teatro alla gioventù operaia. Studia con Mejerchold e esordisce come regista di teatro. Il film dedicato al musicista ebbe a Cannes il premio per le migliori scenografie. 
Altro film in concorso è Osvobozhdjonnyj Kitaj (La Nuova Cina). di Sergej Gerasimov, un documentario sulla Cina liberata. 
Sicuramente il film più interessante di quelli in concorso è stato Kavaler zolotoj zvezdy, diretto da Julij Rajzman (Il cavaliere della stella d'oro, si può trovare anche il titolo inglese Dream of a Cossack) e tratto dalla novella di S. Babaevskij. E' la storia di un soldato Sergej Tutarinov, eroe di guerra che torna a casa alla fine della seconda guerra mondiale a Stavropol', vorrebbe andare via dal paese ma decide di rimanere per aiutare il paese nella ricostruzione e propone un piano quinquennale che comprende la costruzione di una stazione per la produzione di energia elettrica. Avrà degli avversari nella realizzazione del piano ma riuscirà a superare tutti gli ostacoli e a coronare il proprio sogno d'amore con la bella Irina. Il ruolo di Sergej è interpretato da Sergej Bondarchuk, quello di Irina da Kira Kanaeva

Per la sezione cortometraggi ricordiamo Ucraina in fiore (Cvetuschaja Ukraina) di Michail SluckiJ, L'Azejrbazhan sovietico dei registi Kiseljov e Dadachev, La Lettonia sovietica di F. Kiseljov, e infine L'Estonia sovietica di Gidin e Tomber, documentari difficili da reperire. 



















Nessun commento:

Posta un commento

Leggi! Vedrai che ti interessa

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...