mercoledì 17 aprile 2013

17 aprile nel cinema russo

Il 17 aprile 1899 nasceva a San Pietroburgo Olga Zhizneva.
Attrice di teatro e, dal 1924, di cinema. Sposata col regista A. Room che nel 1927 aveva diretto il film Tretja meschanskaja (muto), storia di un menage-a-trois (titolo inglese Bed and Sofa), pensato dallo scrittore Viktor Shklovskij. Shklovskij lo aveva proposto al regista Ju. Tarich, ma quello non lo aveva accettato. La storia si ispira a un fatto realmente accaduto: due uomini legati alla stessa donna avevano detto di voler entrambi riconoscere il bambino da lei partorito. Essi definirono questo sentimento: amore dei Komsomol'cy (Komsomol, associazione dei giovani comunisti) che è puro e non contempla la gelosia. Qualcuno vide nel soggetto anche un riferimento alla tormentata storia d'amore tra il poeta Vladimir  Majakovskij, Lilja Brik e il marito Osip, che avevano appunto un menage di questo tipo.  
Room comprese le potenzialità del soggetto e iniziò a scrivere la sceneggiatura. Il film, il cui titolo originale era Amore a tre (Ljubov' v troem), è considerato un capolavoro del cinema muto. Mosfilm lo ha pubblicato su youtube https://www.youtube.com/watch?v=mrG3FA2lmiI.
Per quanto riguarda la Zhizneva possiamo dire che nel primo periodo era specializzata nella commedia dove era in genere scelta per interpretare il ruolo della bella donna annoiata, di estrazione borghese oppure dell'ambiente della NEP (Nuova politica economica). Uno dei film dove la Zhizneva ha recitato e che ci ha colpito è stato Podkidys', ovvero Abbandonata, del 1939 (regia di Tatjana Lukaschevic, sceneggiatura di Agnja Bartò e Rina Zelenaja). La Zhizneva recita la parte della madre che chiede al figlio di controllare la figlia Natasha di 5 anni, il figlio occupato nelle sue faccende non si rende conto che la bambina esce di casa. Da questo momento inizieranno le avventure della piccola, che però non dà tempo a nessuno di occuparsi veramente di lei. La vediamo ora all'asilo mentre gioca con gli altri bambini, ora per strada mentre insegue un gatto, ora soccorsa da un geologo
e da altri personaggi; una compagna di scuola del fratello di Natasha vuole addirittura portarla alla polizia, ma qui interviene una signora di carattere, interpretata dalla formidabile attrice Faina Ranevskaja, che decide di prendere con sé la bambina e di adottarla. Intanto il fratello si rende conto di aver perso la sorellina minore  e comincia a cercarla per le vie di Mosca. Infine la piccola viene trovata dai conoscenti e tutto termina bene.
Il film, il cui negativo era andato perduto durante i bombardamenti della II guerra mondiale, fu restaurato nel 1988, ma furono tolte anche alcune scene, politicamente non adeguate, per esempio quelle dove appariva la statua di Stalin al centro panrusso delle esposizioni (a destra).
Nel film vi sono panorami di Mosca, per esempio di Chistye Prudy (il famoso stagno dove si apre il romanzo Il maestro e Margherita, e diventati negli anni 90 del secolo scorso punto di incontro della boheme moscovita), si vede la via Gor'kij (tornata oggi a essere via Tverskaja), l'inizio della prospettiva Lenin (allora Grande via di Kaluga), la piazza del Maneggio in centro, la via Vozdvizhenka e anche l'entrata della metropolitana Ploschad' Sverdlova (che oggi è la stazione Teatralnaja, vicino al teatro Bol'shoj).
Nel 2010 la pellicola è stata colorizzata (nello stesso anno sono state "colorizzate" anche le pellicole Volga-Volga e Veselye rebjata con Ljubov Orlova).

https://www.youtube.com/watch?v=SPom9ulFp-M&list=PLBCC72CA61CCA453D e successive

versione colorizzata
https://www.youtube.com/watch?v=CcYyWFcm5BA e successive

I sottotitoli sono solo automatici, quindi con errori.





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